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...tutto nasce dall'insegnamento del padre e Maestro, Giorgio Totola...grazie a lui il Teatro è divenuto una passione, un bisogno...una continua Ricerca...un atteggiamento rispetto al vivere quotidiano di rispetto, condivisione, umiltà…ho partecipato e partecipo a diversi seminari formativi nell'ambito del teatro...il mio lavoro è frutto di diverse collaborazioni con diversi professionisti nel campo del teatro, della musica, della danza, della poesia, della radio, dell'opera...pittori, scultori, fotografi…medici, psicologi, operatori sanitari, counsellor…del prezioso “scambio” che avviene nei laboratori teatrali (per ragazzi, anche nelle scuole elementari, medie e superiori e per adulti)...la mia Ricerca e le produzioni riguardano una forma espressiva che non può e non vuole essere unica e che riguarda il teatro sì, ma principalmente la persona che attraverso il teatro ha la possibilità di ri-conoscersi: un metodo che si può definire “teatro totale”, di cui fanno parte la performance, lo psicodramma, la declamazione di poesia, il reading, la scrittura di poesia e di testi da comporre in musica, il cantare e il suonare, la scultura, la scenografia, la pittura, la creazione grafica e musicale digitale, la fotografia…la cura di se stessi in rapporto al prendersi cura degli altri…all'assolvere al bisogno di occuparsi di temi sociali importanti...

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LABORATORIO TEATRALE

Quando si parla di LABORATORIO TEATRALE, il mio lavoro didattico e di formazione ha la semplice qualità di portare esperienza e considero i partecipanti al corso, ragazzi o adulti che siano, come individui anche loro portatori di una, più o meno svelata, personalità. Questa collaborazione implica di trovare un equilibrio tra la personalità e la sensibilità singola e il favorire l’espressività collettiva. Dando molta importanza a questo lavoro comune, l’idea drammaturgica privilegia sempre un’azione corale in cui ogni elemento, il gesto, il suono, il rapporto con gli oggetti e lo spazio scenico, le caratteristiche stesse dei partecipanti, sono posti al servizio di quella idea. Il mio compito è sempre quello di prestare attenzione al comportamento reale delle persone, di conoscere e riconoscere qualità legate alle manifestazioni apparenti, quotidiane, ai silenzi eloquenti e alle emozioni. La regia costringe l’espressione dell’uomo-attore del ragazzo-attore, in una struttura definita dall’azione ed è mio compito di fornire/indicare uno spazio scenico che venga attraversato dai personaggi come azione reale di persone reali. Non c’è un metodo di lavoro unico e definitivo tranne quello di applicare costantemente il pensiero durante il lavoro; elaborare qualsiasi indicazione che viene data e farla propria; il LABORATORIO, l’allenamento e l’esercizio sulla gestualità e sulla voce, nasce durante lo sviluppo del lavoro interpretando il bisogno collettivo. Con il LABORATORIO si crea un luogo di lavoro che impegna sia la mente con i suoi meccanismi di ragionamento e di riflessione, sia il corpo tra manualità e movimento fisico e quindi è fondamentale la necessità di stimolare l’immaginazione e la libera creatività dei partecipanti. Un LABORATORIO è quindi un itinerario di creazione, un percorso conoscitivo che, tenendo conto delle caratteristiche e delle qualità individuali e di gruppo, possa condurre ad una realizzazione pratica che sia il frutto della collaborazione dei partecipanti di un lavoro comune, un momento dimostrativo di “un metodo” di lavoro che partendo da una idea si sviluppa sulla scena. Una forma espressiva/teatrale che è fatta di parola e di azione, di presenza della persona che dà verità all’azione, un procedimento che tende a lasciarci LIBERI rispetto a ciò che ci circonda, alla presenza degli altri, agli oggetti che manipoliamo, agli sguardi per ricevere stimoli, emozioni, incertezza, dubbi, stupore...lasciandoci trasportare in ambiti misteriosi, imprevedibili. Un viaggio, attraverso la scoperta del sé e la coscienza del gruppo, attraverso le potenzialità espressive del singolo e del gruppo. Solleticando la curiosità per il teatro, si offre una nuova forma di aggregazione, dove le relazioni interpersonali si sviluppano attraverso canali stimolanti e creativi.

 

 

 

 

 

MAX CORSO

(in più hanno chiesto se era un omaggio al grande poeta Gregory Corso...ma la cosa è meno presuntuosa...

Max viene da Massimo e Corso da Corsini, il cognome di mia madre)

raccolta di scritti..."poesie"...che vengono dal bisogno di non parlare ad alta voce quando me ne vado a spasso da solo...di mettere nero su bianco quello che mi passa per l'anima...

 

 

 

 

 

DIRITTI PER LE NOSTRE STRADE

Itinerari teorico-critici e pratiche di cittadinanza attiva per affermare il diritto ad avere diritti.

Conferenze, Laboratori, iniziative varie.

Centralità ed attualità dei diritti. Prendere sul serio i diritti. Camminare dritti.

Sostegno al progetto/campagna "Diritti per le nostre strade". E' un progetto di informazione, formazione, esplorazione e sensibilizzazione della cittadinanza che appunto prevede: ciclo di conferenze, laboratori di cittadinanza, campagna di comunicazione, lavoro di rete.
Parole chiave: legalità, carcere, povertà, precarietà, scuola, finanza.

 

Podcast Radio Popolare Verona

 

 

 

 

 

NEL VENTRE DELLA BALENA

Rassegna di musica concreta, aleatoria, improvvisazione...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TricTracDuCiel

...tutto nasce per bisogno…in modo naturale...naturalmente, è nato il bisogno di esprimersi in modo diverso, non nuovo, ma specifico riguardo più alla canzone che non al teatro, per proseguire una lunga strada di ricerca espressiva...per sopravvivere, mentalmente, e per continuare ad essere liberi...così i testi scritti su fogli, quaderni, tovaglioli, pezzi di carta…sono stati arrangiati in musica…così suonando e cantando si copre un po' il sibilo assordante della merda che ci propina oggi più di mai, l’uomo politico e l’uomo corrotto della strada…nel 2005 nasce il progetto "Tric Trac Du Ciel", titolo di un opera di Antonin Artaud...un retaggio teatrale ma che sposa dal punto di vista metafisico il pensiero di Artaud rispetto al teatro, nel modo che abbiamo naturale, puro, senza gerarchia di linguaggio nel proporre il nostro lavoro (c’è testo recitato e cantato, c’è movimento interiore che esplode nella parola e nel suono)…con Fernando Bustaggi (chitarra, bouzouki, oud, ma anche cetra e percussioni) e ci sono altri musicisti con cui abbiamo collaborato…parole cantate e suonate nate dalle emozioni della quotidianità…momenti tranquilli, inquieti…ebbri e sobri…ma più spesso ebbri! Verità...che sono nell'essenza delle cose/parole...ricordi che non si staccano da ciò che adesso proviamo, un passato che spesso ci manca...se ci guardiamo intorno…soffochiamo…emozioni che transitano dal cuore alla mente…alla voce…ai suoni…ai rumori…tutto spesso nato all’improvviso come un amore "a prima vista"…un incontro magico tra poesia e musica che dà vita a canzoni...parole cantate e suonate, luoghi della canzone e della creatività meno massificata e urlata...pensata e pesata…che sono più vicine ad un modo teatrale che a quello della canzone…ma c’è un modo e ce ne è un altro?...ci sono diversi modi di esprimere ciò che ci preme!...

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NOISE OF REVOLUTION

progetto di suoni e video-arte, basato sulla creazione di sonorità elettroniche in relazione al movimento di immagini in tempo reale

(electronics instrument - Ableton, ResolumeArena, Max-Cycling'74, ISADORA software...)

 

VIRAL FRAME

abstract video phone, circuit bending sound and diy video, exp c4d, exp videocamera, exp 8-super8, exsp max msp jitter, exsp arena...

digital experiments sound...Automatonism, Pd, Max...Volca, Korg, Moog, Lyra...

 

C.S.I.S. CollettivoSperimentaleImprovvisazioneSonora

Esperienza collettiva di ricerca sul suono/rumore e sulla cognizione dei “Battimenti”

...in principio era il silenzio...

...era silenzio perchè non c' era moto alcuno, e di conseguenza nessuna vibrazione capace di mettere l' aria in movimento, fenomeno questo di fondamentale importanza per la produzione del suono. La creazione del mondo, in qualunque modo sia avvenuta, deve essere stata accompagnata dal moto e pertanto dal suono, componente imprescindibile, intimo alla natura e a qualsiasi altro ambiente dotato dei necessari fondamenti da rendere possibile l' esistenza di una qualsiasi forma vitale. Dovunque ci sia un suono od un rumore; c'è vita. Forse è questa la ragione per cui le prime sperimentazioni musicali, presso i popoli arcaici, hanno tale magica importanza da essere spesso connesse a significati di vita e di morte. Proprio per la sua storia, in ogni varia forma, insegna che la musica ha custodito il suo significato trascendentale.

Linee Guida
Quando, senza ombra di dubbio, è possibile affermare se ciò che il nostro udito percepisce sia alla volta di un suono od un rumore? Nell' eventualità in cui ci trovassimo in prossimità di un torrente, entrando in sintonia con il suo moto, non percepiremo un rumore indefinito, ma un richiamo al cardine del “tutto”, in quel momento, come spesso accade, presentiremo sensazioni capaci di cingerci dinanzi alla nostra essenza ancestrale, in contatto con la natura, creatrice assoluta. Il moto naturale di tutto ciò che ci circonda rappresenta idealmente la linea guida del Progetto.

 

La peculiarità del Progetto consiste nell'utilizzo del suono e dei suoi componenti armonici applicati come impulso alla conduzione compositiva istantanea e dalla totale e libera improvvisazione, senza tematiche o disegni prestabiliti; distaccandosi da regole e forme musicali; innescando autonomamente sperimentazioni sonore di carattere ambientale attraverso la manipolazione controllata della gamma armonica che compone ogni singolo tono o vibrazione, creando movimenti, colori, sensazioni di stabilità ed instabilità, tensione o calma apparente. Questo verrà avvertito durante la libera esecuzione musicale come i così chiamati Battimenti, che, in base al loro numero e variazione sono in grado di produrre risonanze consonanti o dissonanti. Il suono a questo punto non sarà più guidato o plasmato secondo regole o complesse macchinazioni dettate dall'uomo, ma sarà in grado di pulsare di vita propria esponendolo nella sua interezza, intervenendo, ancor prima degli esecutori, sulla direzione della performance musicale. Il tempo verrà dilatato, lasciando che la psiche del suono faccia il suo corso, che gli armonici concedano colore, armonie proprie e non imposte. Ispirandosi alla natura ed al suo moto che in questo ciclo di migliaia di anni crea e distrugge per plasmare nuovamente e vincere su tutto. La parola improvvisa-mente si forma-in suono e in-disarmonico pensiero...masticato e poi ri-messo...scaturito da note, assecondanti sguardi e intenzioni-intese...nulla ac-cade per caso/dato, perchè parolefrasisuoni son sorretti da modalità incrociate e intricate fra le anime viaggianti...

 

“L' improvvisazione, per chi suona e per chi ascolta, è una trasformazione del mondo e di noi stessi. E' un esercizio che crea un nuovo universo acustico la cui creazione rappresenta una nuova visione dell' organizzazione estetica, etica e politica delle nostre vite”
Derek Bailey

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